lunedì 5 luglio 2021

Midnight Swan

Uchida Eiji

Nel magnifico melodramma transgender giapponese Midnight Swan di Uchida Eiji, un trans non più giovane, Nagisa, che sta risparmiando per farsi operare, si trova a prendersi cura di una cugina adolescente disturbata e autolesionista, Ichika, allontanata dalla madre che la maltratta. Inizialmente non si sopportano; poi Ichika scopre una passione e una predisposizione per il balletto classico, mentre Nagisa comincia ad amarla e a considerarsi sua madre. Molte cose però si mettono di mezzo.
Il melodramma è il genere dell'amore star-crossed (sotto una cattiva stella), l'amore contrastato o impossibile, il sacrificio, la rinuncia. Comporta un investimento emozionale di grande portata, e per questo viene spesso messo in scena in forma attenuata o mista. Non Midnight Swan, che è melodramma integrale che non si pone limitazioni. Il grande Douglas Sirk lo riconoscerebbe subito. Non per nulla vi ha un ruolo centrale una marca visiva del mélo come il balletto classico. Per tale motivo, l'enfasi non è un difetto in questa sede.
Molto centrata e umana è la descrizione dell'ambiente dei travestiti che ruota attorno a un locale di spettacoli. Circa le interpretazioni, non stupisce che il protagonista Kusanagi Tsuyoshi (Nagisa) abbia vinto il premio come miglior attore ai Japan Academy Awards (mentre Midnight Swan
ha vinto come miglior film); ma è assolutamente apprezzabile anche la co-protagonista Hattori Misaki (Ichika), che è anche nella vita reale una premiata ballerina. 

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