lunedì 5 luglio 2021

My Missing Valentine

Chen Yu-hsun

Uno può perdere una chiave, un ciuccio, una lettera, una valentine (cartolina di auguri per San Valentino), ma il Valentine che perde Hsiao-chi nel film è proprio il giorno di San Valentino. In lei si addormenta il sabato sera, felice per un appuntamento il giorno dopo, che è San Valentino, con quello che proprio sembra il Principe Azzurro – e si sveglia di lunedì, con una misteriosa scottatura solare, e con sabbia nelle scarpe. Doverosamente, va alla polizia a denunciare la scomparsa di un giorno, ma non la prendono sul serio. Non è l'unica cosa strana: il tizio strambo che viene sempre a impostare lettere (lei lavora all'ufficio postale) si presenta con la faccia gonfia di botte.
Il taiwanese My Missing Valentine, scritto e diretto da Chen Yu-hsun, è un film delizioso: forse perfino troppo fantasioso (accumula tanti particolari che se cadi in un attimo di distrazione sei perduto) ma che domina bene la sua materia fantastica: inutile spiegare la sfacciata costruzione “teorica” che ci sta dietro, ma alla fine tout se tient
. Molto bella la parte che si svolge in una specie di “mondo congelato” nella durata eterna di un attimo – e (secondario ma assai gustoso) memorabile il sogno col “geco umano”. Gli interpreti sono tutti adeguati ma bisogna segnalare in particolare Patty Lee (Yang Hsiao-chi): un'attrice spiritosissima, non particolarmente bella ma estremamente espressiva, che s'inserisce perfettamente nella concezione del film dando un grande contributo alla sua riuscita.

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