domenica 4 aprile 2021

La sentinella

Julien Leclercq 

Ne La sentinella una personalità ferita si getta nella vendetta personale. Klara (Olga Kurylenko, già Bond Girl in Quantum of Solace) è una soldatessa traumatizzata dopo un disastro in zona di guerra; viene trasferita a Nizza, la città natale, dove tira avanti a forza di pillole legali e non. Ma un oligarca russo violenta e manda in coma sua sorella. Molto giustamente, di fronte all'impotenza della legge Klara decide di farsi giustizia da sola, sfruttando le sue abilità alla Rambo.
Non è che il regista francese Julien Leclercq non abbia capacità: ha occhio per i particolari (il viso terrorizzato della donna siriana interrogata con una pistola alla nuca, o il dettaglio ritornante del piede della protagonista che batte nervosamente) ed ha un buon senso dell'atmosfera (la città siriana semidistrutta, l'erotismo umido nella discoteca a Nizza). Il suo torto è di avere scritto, con Matthieu Serveau, una sceneggiatura piena di forzature e implausibilità che rovinano il film. Per dirne una: l'esercito, quando un soldato è impasticcato e chiaramente incontrollabile, non lo manda di ronda per Nizza armato di mitra. Poi: se tu rapini l'armeria legando a un tavolo il furiere, ti prendi anche cura di imbavagliarlo, non ti allontani mentre risuonano le sue grida. Infine: a Parigi Klara, già clandestina e ricercata, gira per strada in divisa militare, tuta mimetica e mitra a tracolla, non proprio il modo migliore per non attirare l'attenzione.
Dove Leclercq si trova a suo agio è nelle scene d'azione, che filma con professionalità: bello lo scontro con la sicaria nel sotterranei dell'ospedale. I film d'azione possono anche essere piuttosto mediocri ma se non altro si guardano sempre con piacere, quando sospendono l'analisi psicologica per dare spazio alle sparatorie e alle mazzate. 


Nessun commento: