Peter Flinth
Le
insidie del deserto di neve, dove
sfrecciano le slitte
tirate
dai cani. I panorami
bellissimi e desolati
della Groenlandia intorno
al Circolo Polare bastano a dare
interesse al
film di Peter Flinth
Against the Ice, che
però funziona
anche sul lato umano. Parla
di una storia vera:
nel primo
Novecento gli USA rivendicavano
parte della Groenlandia
(danese) essendo
convinti che un braccio di mare, il Canale di Peary, la
tagliasse in due. Esploratori
danesi scoprirono che il Canale di Peary non esiste, onde
tutta la Groenlandia apparteneva alla Danimarca; ma
perirono dopo aver
depositato le mappe in un
tumulo di pietre. Nel
1911 i danesi Ejnar Mikkelsen e Iver Iversen compirono
una durissima spedizione
con due slitte per ricuperare
quei documenti. Poi rimasero
isolati in una baracca per
due inverni prima di venire
salvati da un’altra
spedizione.
Against
the Ice è il racconto
di questa seconda spedizione,
con Nikolaj Coster-Waldau (il Jaume Lannister de Il Trono
di Spade) nella
parte di Mikkelsen e Joe Cole in quella di Iversen, l’inesperto
meccanico della nave che è il
solo a offrirsi volontario
per la missione.
Secondo i canoni del cinema
di avventura e sopravvivenza, Mikkelsen
è saggio e duro, il John
Wayne della situazione, mentre Iversen è il cucciolo (combina anche
un guaio perdendo parte dei rifornimenti) che però finisce
per rivelare
inaspettate capacità, anche
più del suo compagno.
Stranamente, si
ha l'impressione che la sceneggiatura abbia fretta, liquidando alcuni
episodi – come l’attacco di un orso bianco a Mikkelsen – in una
manciata di secondi: quasi
fosse la versione concentrata
di un’opera più lunga. La seconda metà, nella baracca, quando uno
dei due prigionieri della solitudine comincia a cader preda di
allucinazioni, è più distesa, e rappresenta probabilmente la parte
migliore del film. Mikkelsen
comincia a vedere nel rifugio la fidanzata (Heida
Reed) che ha lasciato
in patria; l’aspetto notevole è che – l’uomo essendosi
convinto che il pazzo sia Iversen – si crea una minacciosa
complicità in tal senso fra lui e la sua compagna allucinatoria.
Grande il loro scambio di espressioni knowing
quando Iversen è nella baracca!
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