lunedì 5 luglio 2021

Anima

Cao Jinling

Il notevole Anima è un racconto semplice e solido, di un semi-documentarismo ecologico-esotico, con una bellissima fotografia degli ambienti naturali (di Mark Li Ping Bing). La regia di Cao Jinling, anche sceneggiatore, è sicura. Il film è ambientato presso gli Ewenki, una popolazione della Mongolia Interna in Cina, e nella prima parte apprendiamo le loro usanze. Infatti il film ha una doppia direzione: ecologica (col discorso sul disboscamento selvaggio, che sarà causa della tragedia – un'inondazione – che conclude il racconto) e antropologica, con una interessantissima descrizione di questa cultura. Per esempio la pagina del funerale dell'orso (animale totem degli Ewenki) è memorabile. Col proseguire del film quest'aspetto si perde alquanto, ma perché è la loro cultura che si perde.
I due aspetti si concretizzano in un plot di finzione, che vede il trovatello Linzi (da adulto, Wang Chuanjun) crescere nella foresta col padre e il fratello maggiore. Diventa boscaiolo assieme a quest'ultimo. Incontra – cadendo in una sua trappola per orsi! – una giovane vedova, Chun (interpretata da Qi Xi, la miglior interpretazione del film); entrambi i fratelli se ne innamorano e questo è causa della loro rottura. Chun sceglie Linzi ma il loro destino sarà tutt'altro che fortunato, prima per la povertà, poi per la tragedia che si srotola in collegamento con il taglio degli alberi. Perché anche il rispetto per gli alberi è parte integrante della cultura Ewenki, disastrosamente abbandonata.

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