E' una storia in
costume, di zombi dilaganti (rampant) nel Palazzo al tempo
della dinastia Joseon, e il loro attacco si intreccia con le lotte di
potere manovrate da un ministro malvagio. Va subito detto, però, che
lo stesso concetto si trova misteriosamente in una serie tv coreana
di livello anche superiore, Kingdom, visibile su Netflix.
Effetti della concorrenza?
Bisogna ammettere
che, con questa immissione di zombismo nel classico film storico,
vien da temere una sorta di meccanica sovrapposizione. Invece il
merito di Rampant è di pervenire a una fusione assai
convincente dei due generi. Basta vedere le scene di battaglia contro
l'orda di zombi, che non sono classico horror di massa alla Romero ma
appartengono appunto allo stile dei film storici, come The Great
Battle.
Si tratta vigoroso
cinema commerciale, che mantiene onestamente quello che promette, con
una serie di personaggi stereotipati ma simpatici – il principe
protagonista è il classico antieroe-che-si-ravvede con una
spudoratezza da Hollywood anni Trenta. Attraversa il film una vena di
humour che non diverte tanto col personaggio un po' ovvio del
compagno comico, l'assistente del principe, quanto col principe
stesso (quando trovandosi di fronte agli zombi da affrontare dice
lamentosamente “Bloody hell – so many” col classico sibilo
coreano, è adorabile). Inutile aggiungere che sul piano visuale sia
per quanto riguarda il cinema in costume sia per il cinema di zombi
(che qui sono chiamati demoni per non fare anacronismi) le carte sono
in regola.
Senza voler
“nobilitare” il film sul piano contenutistico, la riflessione sul
carattere della regalità che viene espressa nella parte finale serve
solo a renderlo più vivace e divertente, e ci riesce; eppoi
(attenzione, spoiler!) vedere il re di Joseon che diventa zombi
durante una cerimonia ufficiale e si avventa sulle cortigiane
danzanti è una gemma!
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