Uchida Eiji
Nel magnifico
melodramma transgender giapponese Midnight Swan di Uchida
Eiji, un trans non più giovane, Nagisa, che sta risparmiando per
farsi operare, si trova a prendersi cura di una cugina adolescente
disturbata e autolesionista, Ichika, allontanata dalla madre che la
maltratta. Inizialmente non si sopportano; poi Ichika scopre una
passione e una predisposizione per il balletto classico,
mentre Nagisa comincia ad amarla e a considerarsi sua madre.
Molte cose però si mettono di mezzo.
Il melodramma è il
genere dell'amore star-crossed (sotto una cattiva stella),
l'amore contrastato o impossibile, il sacrificio, la rinuncia.
Comporta un investimento emozionale di grande portata, e per questo
viene spesso messo in scena in forma attenuata o mista. Non Midnight
Swan, che è melodramma integrale che non si pone limitazioni. Il
grande Douglas Sirk lo riconoscerebbe subito. Non per nulla vi ha un
ruolo centrale una marca visiva del mélo come il balletto classico.
Per tale motivo, l'enfasi non è un difetto in questa sede.
Molto
centrata e umana è la descrizione dell'ambiente dei travestiti che
ruota attorno a un locale di spettacoli. Circa le interpretazioni,
non stupisce che il protagonista Kusanagi Tsuyoshi (Nagisa) abbia
vinto il premio come miglior attore ai Japan Academy Awards (mentre
Midnight Swan ha vinto come miglior film); ma è assolutamente
apprezzabile anche la co-protagonista Hattori Misaki (Ichika), che è
anche nella vita reale una premiata ballerina.
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