giovedì 17 aprile 2025

The Last Showgirl

Gia Coppola

La fine del “Jubilee”, uno show di Las Vegas con 55 bellezze in topless, ha ispirato l’opera teatrale di Kate Gersen da cui Gia Coppola (nipote di Francis Ford) ha tratto “The Last Showgirl”. Il film si avvale di un’interpretazione viva e sensibile della ritrovata Pamela Anderson nel ruolo della protagonista, la ballerina Shelly; ma ricordiamo anche una grande Jamie Lee Curtis nel ruolo della coriacea amica Annette e il bravo Dave Bautista nei panni di Eddie, innamorato timido senza fortuna (ma chissà? Nella vita, e questo film è molto vicino alla vita, non si può mai dire).
A 57 anni, Shelly è ancora la star dello show sexy Le Razzle Dazzle: nota l’ingenuo francesismo di quel “Le”, che rimanda a “folies” parigine che non dicono niente all’America volgare di trent’anni dopo. Infatti arriva la notizia che lo show sta per chiudere. All’ovvia preoccupazione si aggiungono i problemi di Shelly con la figlia estraniata. Shelly ha proseguito la sua carriera facendo il possibile per lei, affidata ad amici, ma la figlia glielo rimprovera, e disprezza quello spettacolo “nudie” quando va a vederlo (per i giovani “empatia” è un termine fantascientifico).
Siamo onesti: all’inizio l’abuso della macchina da presa a mano è sgradevole; ma poi, come succede, Gia Coppola si calma, e il film prende ala. Toccando con sincerità tutta una serie di questioni importanti, traccia a piccoli tocchi impressionistici un bel ritratto convincente, dentro quegli ambienti di sconfitta e resistenza umana che ci ha illustrato Sean Baker. Sarà pure un “nudie”, il suo show, ma Shelly rivendica il diritto che ha una donna di perseguire una carriera, e che anche la bellezza, il piacere di essere guardata, è un valore. E la sua apparizione “in gloria” nell’ultimo spettacolo, enunciata solo alla fine, commuove.

(“Messaggero Veneto”)

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