mercoledì 15 luglio 2020

Ashfall

Lee Hae-jun & Kim Byeong-seo


L’intelligente Ashfall di Lee Hae-jun e Kim Byeong-seo comincia come quintessenza del cinema catastrofico, con il il co-protagonista Jo In-chang (Ha Jung-woo) in fuga mentre i grattacieli di Seoul crollano come castelli di carte. Mentre sui teleschermi trionfa la conclusione di un accordo di denuclearizzazione della Corea del Nord, che consegnerà i suoi missili balistici agli americani, un gigantesco terremoto mette in ginocchio la Corea del Sud e distrugge quella del Nord. Ma c’è di peggio: il Monte Baekdu, al confine tra Corea e Cina, sta per eruttare nuovamente, scatenando un super-sisma che distruggerà mezza penisola.
Il professor Kang Bong-rae (Ma Dong-seok) – la Cassandra diventata deus ex machina tipica di questo genere di film – propone un piano audace: ridurre la pressione della camera magmatica del vulcano con un’esplosione atomica. Per far questo bisogna impadronirsi delle testate atomiche di sei missili nordcoreani prima che li prendano gli americani. E come prima cosa bisogna liberare, perché faccia da guida al sito dei missili, un nordcoreano che passava informazioni al Sud, Ri Jun-pyeong (Lee Byung-hun, presente al FEFF anche in The Man Standing Next), che è stato incarcerato in Corea del Nord dopo essere stato scoperto.
Parte una task force cui partecipa Jo come capo degli artificieri – e per un incidente lui si ritrova come capo missione nella Corea del Nord devastata. Dove il film non si nega un tocco di sorridente Schadenfreude mostrandoci statue e ritratti della famiglia Kim a terra, abbattute dal disastro (ma è discretamente feroce anche verso l’ingombrante alleato americano). Ri viene recuperato, ma, come possiamo aspettarci, ha un piano tutto suo, mirato a ritrovare sua figlia (interpretata dall'undicenne Kim Shi-a, che vedremo a Udine anche in The House of Us e The Closet). Per non dire che i nostri eroi non sono le sole parti in gioco… Nel frattempo Ji-young (Bae Suzy), la moglie incinta di Jo, cerca di raggiungere il punto di evacuazione dove dovrebbe incontrare il marito – il quale non ha osato dirle della missione.
Decisamente spettacolare, Ashfall attrae con un costante ritmo vivace, nonostante certi sviluppi narrativi appaiano un po' contorti. Sulla base del disaster movie si innestano l'action a sfondo bellico, il melodramma paterno, un po’ di comedy con Jo e il suo team di artificieri non addestrati militarmente (il sarcasmo di Ri in proposito è feroce), più, soprattutto, il classico buddy movie di amici-nemici impegnati nella stessa missione, con grandi litigi e brutti tiri prima dell'inevitabile riconoscimento. In questo campo il cinema coreano ha qualcosa da aggiungere alla solita panoplia di bianchi/neri, machos/donne, veterani/reclute, sfruttando il rapporto cane-gatto tra Corea del Sud e del Nord (come in Confidential Assignement di Kim Sung-boon, visto al FEFF 2017). Ottimamente interpretati da Ha Jung-woo e Lee Byung-hun, i due protagonisti compongono un gustoso “autoritratto coreano” (visto da Sud), con il sudista deciso, sensibile e un po’ buffo, il nordista cupo, doloroso e determinato.
Accanto alla coppia, la cantante e attrice Bae Suzy dà una solida personalità al personaggio di Ji-young – non la solita damsel in distress. Jeon Hye-jin è piacevole come Ms. Jeon, coriacea Senior Secretary del Presidente sudcoreano, pronta anche a comportarsi da spia nell’ambasciata americana. Ma Dong-seok, che dopo ruoli di supporto ha raggiunto lo status di star con l'umanissimo personaggio di Train to Busan, ha confermato la propria popolarità con parti da duro di buon cuore, somministratore di memorabili sganassoni (The Outlaws, FEFF 2018, Unstoppable, FEFF 2019); e il rischio era di finire oggetto di typecasting. Ashfall lo propone in un ruolo diverso, sempre con un tocco di humour, come professor Kang, che vuole andare negli States, è appena diventato cittadino americano e si fa chiamare Robert (nota che Ma Dong-seok, a.k.a. Don Lee, ha la cittadinanza americana), e arriva a fingere con Ji-young di non parlare il coreano. Questo buon cast complessivo è centrale nel concretizzare l’impegno del film di tenere insieme, con successo, il gioco di rapporti umani e l'“immagine del disastro” affidata agli effetti speciali.

Catalogo FEFF 2020

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