tag:blogger.com,1999:blog-7411611680628810568.post6911451905681327901..comments2024-03-24T02:21:36.799-07:00Comments on Giorgio Placereani Lost in Translation: Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Streetgiorgioplachttp://www.blogger.com/profile/02917540604739438662noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7411611680628810568.post-26557836995523608692009-01-22T08:31:00.000-08:002009-01-22T08:31:00.000-08:00Mi trovo assolutamente daccordo sulla critica. Sec...Mi trovo assolutamente daccordo sulla critica. Secondo me Tim Burton ci tieni particolarmente ha risaltare una parte buona e una negativa in uno stesso mondo utilizzando la diversità dei colori. Ed è come se la felicità (talvolta relativa come in Sweeney Todd quando lui,Mrs Lovett, e il bambino creano una sottospecie di famiglia) che viene tolta hai protagonisti venga tolta anche al resto del mondo del film. Ciò che mancava negl'altri film erano le grida, la voce. In questo tramite le canzoni è riuscito a far esprimere meglio al pubblico la rabbia, il dolore, la vendetta. Il tema principale è appunto la vendetta...Però secondo me alla fine non è più una vendetta per sentirsi meglio, bensì diventa un vero e proprio scopo di vita, anzi l'unica cosa che lo spinge a continuare vivere in un modo degenerato è proprio la vendetta. Ciò lo dimostra il fatto che non cerchi altro, che tutto giri attorno a quello. La possibilità di ricostruire una famiglia viene schivata, come se tutto ciò di cui avesse bisogno lo potesse trovare solo ed esclusivamente nella vendetta. Sweeney Todd viene rappresentato come un folle che avendo perso tutto non vuole tentare di legarsi alle persone, la vuole solo vederle morire. Ma alla fine in tutta questa follia, dimostra un lato umano quando disperato si accorge d'aver ucciso la moglie che credeva morta. Un finale sicuramente alla Tim Burton, in cui non c'è mai un lieto fine. <BR/><BR/>Eugenia Lui.<BR/>(gentilmente potrei avere il suo indirizzo di posta prof? Grazie, cari saluti)Anonymousnoreply@blogger.com